Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
Raggio luminoso dicesi una delle linee che percorre la luce nel propagarsi. Lo spazio occupato da un raggio, ossia da una linea percorsa dalla luce
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Pennello luminoso dicesi una riunione di molti raggi luminosi, mentre dicesi fascio luminoso la riunione di molti pennelli luminosi emessi da una
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, viene piegato nella direzione opposta, in modo da acquistare una direzione parallela alla primitiva, ma non coincidente con essa. Perciò quando da un
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Ma ciò che noi vogliamo qui considerare è la differenza da una tinta all’altra, da una gradazione all’altra di uno stesso colore, che l’occhio può
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Alcune esperienze da me fatte sotto un tal punto di vista mi
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Questi due vetri sono ordinariamente il flintglass, che dà uno spettro con poco rosso e molto violetto, ed il crownglass che dà invece poco violetto
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Polarizzazione della luce. — Le proprietà della luce polarizzata sono tanto diverse da quelle della luce naturale, che è impossibile il confondere un
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Definizioni preliminari. — Una lente è un pezzo di vetro, o di un corpo diafano qualunque terminato da due superficie sferiche, oppure da una
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D la distanza dell’oggetto dalla lente (rappresentata da C B, o da qualsiasi altra retta tirata da C alla retta A B, che si suppone tanto lontana da
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d la distanza della sua immagine (rappresentata anche da C b, per esempio):
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Da alcuni si propone di far prendere al diaframma un’apertura quadra, invece di quella rotonda o circolare, che è comunemente adoperata. Allora il
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Oggettivo ortoscopico. — Questo oggettivo è di invenzione del professore Petzval; esso ricevette da Voigtländer il nome di ortoscopico, che significa
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Il n° 5 dà una celerità più grande di 1/5 che non gli oggettivi 1—2—3.
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lente di fronte possa adattarsi a prendere delle vedute da sola, nel qual caso essa dà una immagine del diametro di circa 11 pollici.
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Il signor Sutton dà una chiara spiegazione del modo di agire
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Questa camera solare differisce dalle altre, che si costrussero da altri ottici, in ciò che essa è fatta in maniera da lasciar passare a traverso
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Se invece di usare il cielo per fondo si pone un riflettore piano, o curvo, in modo da riflettere nella negativa la luce del cielo, non vi sarà alcun
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Cammino dei raggi luminosi nell’occhio. — Da ciò che abbiamo detto l’occhio può assai bene paragonarsi ad una piccola camera oscura.
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L’occhio è dunque una piccola camera oscura. I limiti della sua visione, ossia della sua capacità, è generalmente da 25 centimetri ad una distanza
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esterni a traverso di un pezzo di carta avente un piccol foro fatto con un ago da cucire, oggetti vicinissimi possono ancora essere veduti chiaramente
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Se all’occhio posto in o arriva da un punto A del corpo un raggio luminoso, l’occhio proverebbe la stessa sensazione ove
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stereoscopio di Wheatstone si produce l’effetto stereoscopico col mezzo di riflettori, ossia col mezzo di specchi, che riflettono i raggi inviati da due
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Da ciò si scorge chiaramente che la combinazione chimica deve venire distinta da quel congiungimento di corpi designato col nome di miscuglio, in cui
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Gli acidi si riconoscono adunque da ciò che scacciano gli acidi, o vengono scacciati col mezzo di questi dalle loro combinazioni colle basi. Ma essi
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La carta di curcuma si prepara introducendo della curcuma nello spirito di vino, filtrando, bagnando carta da stampa col liquido filtrato e facendo
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Le bilancie di precisione vengono perciò d’ordinario rinchiuse entro una cassetta di vetro per preservarle da ogni tiro d’aria.
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la temperatura da +10° discende a -19°. Mescolando neve o ghiaccio pesto con la metà del suo peso di sale di cucina si produce un abbassamento di 20
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Introduci della carta da stampa bianca nel liquido, e dopo 12 ore portala in una decozione calda di legno di campeggio fatta con
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Il sapor dolce del miele deriva da ciò che esso contiene del zuccaro di uva, o glucosia, ed un liquido zuccherino analogo
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riconosce la presenza dell’acido nitroso nell’acido nitrico da ciò che questo si presenta colorato in arancio più o meno intenso, da ciò che precipita il
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31 grammi di pietra infernale sciolti nell’acqua e precipitati da
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50 grammi di gomma arabica, e tant’acqua da ottenere il peso totale di 200 grammi.
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La composizione dell’acido pirogallico viene rappresentata dalla formola C8H4O4, che dà l’equivalente 84.
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da una soluzione composta di
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Da ciò si vede, che l’operatore deve solo prendere la parte superiore dell’albumina e dopo di averla lasciata in riposo per molte ore, onde le prove
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Tu riconoscerai se il vetro è ripulito a sufficienza, ed in modo da lasciarsi rivestire uniformemente e solidamente coll’albumina avvicinandogli il
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Dopo pochi istanti il bastone tiene fortemente la lastra da permettere di maneggiarla col suo mezzo, come con un manico.
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Con un bioccolo di cotone ben puro da ogni estranea immondizia stendi celeremente l’acido gallico sopra tutta la superficie albuminata.
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Per rendere solida e permanente l’immagine fotografica conviene eliminare da essa i sali d’argento alterabili dalla luce.
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vino queste nuove qualità derivano da una fermentazione particolare, ossia da un nuovo ordinamento di molecole provocato da fermenti, che in tenuissima
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relativa distanza dei due fochi, e distruggere quando già esiste la coincidenza dei due fochi chimico e visuale, come venne dimostrato da Clandet e
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Infatti, il vetro manovra i raggi luminosi che partono da un punto qualunque come B in modo che vadano a convergere tutti in un punto b posto ad una
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Alla soluzione preparata di fresco è bene aggiungere da 20 a 25 centigrammi di iodio, onde ottenere con maggior sicurezza il coloramento della carta.
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cristallo, tra cui si insinua la carta da impressionare, mettendo per di dietro a questa due fogli di carta da stampa ben unita, onde promuovere un
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1° In una bacinella da fotografo metti della soluzione di cloruro di sodio al 6 per 100, ed in vicinanza di questa soluzione stendi, in una tavola
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La carta deve essere fabbricata con tela velino, ma non con tela verzella, come è la carta da lettere inglese.
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, in modo da avere un pendolo da poter far oscillare a volontà (a).
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1° Sciogliendo da una parte
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ne impregna la caria, e fa seccare. Ricomincia da capo un’altra volta l’operazione, e poi tratta la carta con
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del metodo ideato da Niepce de Saint-Victor per incidere sull’acciaio. Vuolsi da taluni che questo metodo sia preferibile a quello dello scopritore
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